Il
5 febbraio 2018, alle ore 9:00, inizierà presso la Casa
Circondariale di Ascoli Piceno il Corso “Dignità e Diritti”.
Esso rappresenta la prima parte di un più ampio Progetto titolato
“La CRI con Antigone”, che vede coinvolti all'interno
dell’Istituto penitenziario alcuni volontari di Croce Rossa
Italiana, iscritti ai Comitati Locali di Ascoli Piceno e di San
Benedetto del Tronto, in collaborazione con l’Associazione Antigone
Marche. Originariamente ideato dalla Consigliera Regionale CRI S.lla
Cristina Perozzi, il suddetto Progetto, decisamente innovativo e
lungimirante, è stato poi sviluppato da Cristiana Biancucci,
Presidente del Comitato Locale CRI di Ascoli Piceno insieme a Maria
Rita Bartolomei, Istruttrice DIU e Delegata Area IV per il comitato di
San Benedetto del Tronto. La Dott.ssa Lucia Di Feliciantonio,
Dirigente Casa Circondariale, ha contribuito a meglio individuare i
contenuti e le modalità di svolgimento delle attività suggerite, e
si dichiara «entusiasta
per l’inedita collaborazione con le Associazioni Regionali di Croce
Rossa e di Antigone Marche… i contenuti proposti, inoltre, sono
molto interessanti, anche perché mirano a diffondere la conoscenza
di norme, principi e valori fondamentali della nostra Costituzione e
del sistema giuridico italiano in generale».
Ugualmente Fabio Cecconi, Presidente del Comitato Regionale CRI, si
dichiara assolutamente soddisfatto, tanto che lo considera «una
sorta di “progetto pilota” che, se risulterà utile e salvo
eventuali opportuni adeguamenti, potrà essere adottato anche da
altri Comitati Locali».
Dal canto suo Giulia Torbidoni, Presidente di Antigone Marche,
apprezza le attività che i volontari CRI andranno a svolgere e
auspica vivamente che sia solo l’inizio di una lunga cooperazione
da estendersi a diversi istituti di pena. Maria Rita Bartolomei,
attualmente referente del Progetto sia per la Croce Rossa Regionale
che per Antigone Marche specifica che l’intento delle attività
proposte è altamente educativo e socio-culturale, sia per i detenuti
che per i Volontari: «rompere
le barriere materiali e simboliche che separano gli uni dagli altri
rappresenta un’indubbia opportunità di crescita e di cambiamento
per entrambi».