giovedì 23 novembre 2017

Carcere, Antigone Marche va a Fermo

L'attività dell'Osservatorio sulle condizioni degli istituti di detenzione regionali fissa la tappa di venerdì con la visita nella Casa di Reclusione del capoluogo di provincia. Obiettivo: incontrare direttrice, comandante, personale civile, militare e sanitario, e scattare la fotografia della situazione

Entrare negli istituti penali, osservarli e descriverli, parlare con tutto il personale a disposizione, dal direttore al comandante, dagli educatori ai sanitari. Si tratta dell'Osservatorio sulle condizioni di detenzione ed è una delle attività portanti dell'Associazione Antigone Marche che, il prossimo venerdì, 24 Novembre, entrerà con i suoi volontari autorizzati nella Casa di Reclusione di Fermo.
L'ultima visita alla struttura, ex convento del 1600 adibita a carcere negli anni '30 del secolo scorso, risale a due anni fa, precisamente al 17 agosto 2015. L'edificio, dome riportato nella scheda compilata dai volontari appena terminata la visita, si presentava come "un istituto piccolo con un numero limitato di detenuti, strutturalmente ben conservato. Questo permette un controllo migliore sulle problematiche dei detenuti, ma d'altra parte le dimensioni dell'istituto non permettono lo svolgimento di attività a causa dell'assenza di spazi adeguati. Oltre alle carenze logistiche, l'amministrazione riscontra un atteggiamento della comunità esterna restio e distaccato, così da rendere difficile l'instaurazione di una rete con il mondo esterno". Nell'istituto retto dalla Dott.ssa Eleonora Consoli, per i 69 detenuti presenti all'epoca (con una capienza regolamentare di 76), vi erano un vicecomandante, due vicecommissari, tre ispettori, cinque sovraintendenti e trentadue agenti assegnati. Un educatore, due assistenti sociali e circa trenta volontari. Negli ultimi tre anni, dal 2012 al 2015, si erano riscontrati venti casi critici, tra autolesionismo, rivolte e scioperi della fame, un tentativo di suicidio e un suicidio avvenuto durante un permesso premio. I detenuti tossicodipendenti erano trenta, di cui uno sieropositivo, che presentavano, in diversi casi, anche patologie psichiatrice. Per quanto riguarda i progetti, invece, veniva offerto un corso di alfabetizzazione, uno di licenza media, dei moduli di informatica e di inglese, e un corso per pizzaioli.
Questo, in breve, il sunto della visita di due anni fa che è possibile ritrovare anche sul sito dell'Associazione Antigone. Venerdì, un nuovo incontro e un'altra fotografia che verrà scattata. Nel corso del 2017, i volontari dell'Osservatorio di Antigone Marche, autorizzati dal Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria (DAP), hanno visitato gli istituti di Pesaro, Fossombrone e Montacuto.


Jesi, 22 Novembre 2017

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