giovedì 24 maggio 2018

Antigone Marche domani a Fano al sit-in per Tarcisio Manna e i pazienti psichiatrici

L'associazione regionale accetta l'invito dell'Osservatorio Giorgio Antonucci contro il TSO, sostenuto da Centro di Relazioni Umane, Telefono Viola e Centro Studi Scuola Pubblica, e domani sarà davanti all'ospedale Santa Croce per i diritti delle persone ospedalizzate

Antigone Marche al sit-in a sostegno di Tarcisio Manna e, in modo più ampio, di tutti i pazienti psichiatrici ospedalizzati. L'associazione a tutela e garanzia dei diritti nel sistema penale accetta l'invito lanciato dall'Osservatorio Giorgio Antonucci contro il TSO, sottoscritto da altre realtà quali Telefono Viola, Centro Studi Scuola Pubblica e Centro di Relazioni Umane, e domani, venerdì 25 maggio, dalle 14.30 alle 16.30, sarà davanti all'ospedale Santa Croce di Fano per denunciare, insieme a tutte le persone che vorranno intervenire, le condizioni in cui versano i degenti psichiatrizzati in molte strutture.
La storia di Tarcisio Manna, da nove mesi sottoposto a TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio), è arrivata all'attenzione nazionale con la trasmissione 'Chi l'ha visto?'. Dopo quel servizio televisivo, Manna, che all'epoca si trovava all'ospedale di Rimini, è stato spostato a Fano e ora, dopo l'annuncio del sit-in, il giudice cautelare ha autorizzato la sua dimissione e il suo ritorno a casa. Ma c'è un problema: i medici non predispongono piano terapeutico né assistenza, con la conseguenza che tutte le responsabilità e il carico di un eventuale peggioramento delle sue condizioni cadranno sui familiari.
"Le realtà che hanno lanciato il sit-in – dicono i membri di Antigone Marche – parlano di come Tarcisio Manna sia trattato alla stregua di un pacco postale e condividiamo pienamente questo paragone: prima trasferito da Rimini a Fano in seguito a 'Chi l'ha visto?', poi da Fano a casa. Sono passati 40 anni dalla legge Basaglia, un passo di civiltà per l'Ialia e per l'Europa tutta. E invece, sempre più spesso, oggi, sentiamo storie che ci dimostrano quanto la sua applicazione rischi di rimanere solo sulla carta. Per questo ringraziamo le associazioni che hanno lanciato l'iniziativa: saremo anche noi davanti all'ospedale venerdì e nei prossimi appuntamenti di denuncia di abusi e anomalie nell'applicazione delle norme che privano le persone della loro libertà senza che abbiano commesso reati". 

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